domenica 24 febbraio 2013

Spoon River # 3. Ermanno (un meteorologo)

Incominciai studiando sulle carte
(isobare, cicloni, anticicloni)
poi nel laboratorio della scuola
(barometri, termometri, anemometri)
poi divenni pilota d'aviazione
(voli, ricognizioni, osservazioni)
e infine lessi la mia previsione
tutte le sere alla televisione.

     Non ci azzeccavo sempre
     ma ci mettevo metodo e passione.

Poi vennero i satelliti,
coi loro occhi freddi ed efficienti,
e i computer e i loro sacerdoti
con negli occhiali sguardi supponenti.
Di colpo non servirono più a nulla
i miei calcoli e i miei vecchi strumenti.
Rimasero le carte alle pareti,
appese come inutili ornamenti.

     Rimasi anch'io, ma da quel giorno fui
     un narratore di vicende altrui.

La mia vita durava tre minuti
ogni sera davanti a una lavagna.
Finchè venne a salvarmi la vecchiaia.
Fu grazie a lei che venni qui in campagna
con le mie vecchie carte e gli strumenti
a osservare le nuvole ed i venti.
Mi ripresi la vita, fino a quando
mi calarono dentro questa fossa.

     E pure qui, un dolore nelle ossa
     mi dice quando il tempo sta cambiando.


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