mercoledì 19 agosto 2015

It's raining cats and dogs

Di colpo, a un abbaiare giù in cortile
rispondono altri cani per la strada
e nei palazzi intorno, e mi distraggo
e poso il libro sopra il comodino.
Tolgo gli occhiali e mi stropiccio a lungo
(dovrò fare la barba domattina).
Mi accorgo di altri suoni, di altre voci,
di corse e di risate con la spesa,
mentre nel vano della mia finestra
gli uccelli si rincorrono, impauriti
da nuvole che arrivano veloci.
Poi ritorna un silenzio, ma stavolta
manca la calma. Tutto il mondo intorno
è carico d'attesa. D'improvviso
la tenda si contorce in preda al vento
e il silenzio si rompe un'altra volta,
l'ultima, e sento porte e bimbi e cani
donne e risate e grida e motorini.
Mi avvicino e respiro di quell'aria,
poi chiudo e guardo l'acqua contro il vetro.

Non leggo più. Cazzeggio su instagram
ed incontro per caso il gatto Pietro
che si diverte a mordere un orecchio.
Lo faceva anche Ciccio, mi ricordo,
ma era vent'anni fa. Mi sento vecchio.



4 commenti:

  1. bella, molto bella e istruttiva. Ho dovuto cercare su google per capirne il titolo... ;-) ciao!

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    1. Quando si dice "poesia pedagogica", eh eh.
      Quel titolo, in realtà, è arrivato all'ultimo minuto, quando l'ho riletta prima di pubblicarla. Fino a un attimo prima si chiamava "temporale". Forse un po' ci ha guadagnato.
      Ciao, Bruno, grazie.

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  2. Bello! E il gatto Pietro, ovunque esso sia, ti ringrazia. Fabrizio G.

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    1. No, Fabrizio, sono io che ringrazio il gatto Pietro: il suo morso mi è stato d'ispirazione.
      Spero che il tuo orecchio non ne abbia subìto troppi danni.
      Ciao, e grazie.

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