venerdì 6 aprile 2018

Sera d'inizio aprile

Da solo in una stanza troppo grande
dentro una casa povera di cose
perduta nel silenzio d'una valle
buttata in mezzo a un mondo differente

t'immagino confuso tra la gente
veloce, un poco chiuso nelle spalle,
mentre attraversi strade rumorose
di clacson, di voci, di serrande.

Pure, tra solitudini diverse,
la voce basta a farci stare uniti
e quel bisogno ancora di futuro.

Qui il freddo, come il tempo, è ancora duro
ma arriveranno presto i giorni miti
a consolarci delle cose perse.