Non basta il sentimento,
questo improvviso stringersi del petto,
quest'emozione sempre differente
da tutte le parole che mi estorce;
servono le parole, e ho solo quelle
per regalare questo mio sentire,
di questo è fatto quello che so fare:
d'emozione, di suoni, di parole
e di questo donare sottovoce,
come di una puttana vergognosa.
Ma sono soprattutto le parole,
belle come son belli gli aquiloni
di carta colorata dai bambini
che volano splendenti in mezzo al cielo
e guarda, guarda quello:
guardalo quanto è bello
e quanto vola alto, tocca il sole...
Ci sembrano leggere le parole,
come sono leggeri gli aquiloni;
forse non è così, ma sono belle,
se lasci andare il filo puoi pensare
che arrivino magari fra le stelle!
lunedì 12 ottobre 2015
venerdì 9 ottobre 2015
Ospiti illustri n° 27: Luigi Tenco
Luigi Tenco, da Luigi Tenco, 1965
VEDRAI VEDRAI
***
Quando la sera
me ne torno a casa
non ho neanche voglia di parlare
tu non guardarmi con quella tenerezza
come fossi un bambino che ritorna deluso
si lo so che questa
non è certo la vita
che ho sognato un giorno per noi
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
non son finito, sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà
preferirei
sapere che piangi
che mi rimproveri di averti delusa
e non vederti sempre così dolce
accettare da me tutto quello che viene
mi fa disperare
il pensiero di te
e di me che non so darti di più
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
no, non son finito, sai
non so dirti come e quando
ma un bel giorno cambierà.
VEDRAI VEDRAI
***
Quando la sera
me ne torno a casa
non ho neanche voglia di parlare
tu non guardarmi con quella tenerezza
come fossi un bambino che ritorna deluso
si lo so che questa
non è certo la vita
che ho sognato un giorno per noi
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
non son finito, sai
non so dirti come e quando
ma vedrai che cambierà
preferirei
sapere che piangi
che mi rimproveri di averti delusa
e non vederti sempre così dolce
accettare da me tutto quello che viene
mi fa disperare
il pensiero di te
e di me che non so darti di più
vedrai, vedrai
vedrai che cambierà
forse non sarà domani
ma un bel giorno cambierà
vedrai, vedrai
no, non son finito, sai
non so dirti come e quando
ma un bel giorno cambierà.
lunedì 5 ottobre 2015
Non abbiamo danzato io e te
Non abbiamo danzato io e te
né camminato mano nella mano
non ci siamo fermati in mezzo al mondo
per guardarci negli occhi e darci un bacio
oh, tu sei fortunato
ché non hai mai voluto queste cose
ma io le avrei volute
(lo so che non ti piace di sentirlo)
avrei voluto accarezzarti ovunque
senza dover pensare a chi ci guarda
sono piccole cose, non è vero?
eppure così grandi, così grandi...
si sopravvive, come a una ferita
come ad un taglio inferto in mezzo al petto
ch'è ormai solo una vecchia cicatrice
quelle che senti quando cambia il tempo.
Ma brucia ancora, e il tempo qui non cambia.
né camminato mano nella mano
non ci siamo fermati in mezzo al mondo
per guardarci negli occhi e darci un bacio
oh, tu sei fortunato
ché non hai mai voluto queste cose
ma io le avrei volute
(lo so che non ti piace di sentirlo)
avrei voluto accarezzarti ovunque
senza dover pensare a chi ci guarda
sono piccole cose, non è vero?
eppure così grandi, così grandi...
si sopravvive, come a una ferita
come ad un taglio inferto in mezzo al petto
ch'è ormai solo una vecchia cicatrice
quelle che senti quando cambia il tempo.
Ma brucia ancora, e il tempo qui non cambia.
Iscriviti a:
Post (Atom)