Michelangelo non ha mai scritto questo sonetto, ma avrebbe potuto farlo. Quello che Michelangelo ha fatto è stato scrivere una lettera a Tomaso de' Cavalieri, da Firenze il 28 luglio 1533. Una lettera che è già una poesia.
Ho preso le parole e i concetti di quella lettera e ne ho fatto un sonetto. In calce ho trascritto la lettera originale e una mia traduzione nell'italiano di oggi.
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S'io non credessi avervi facto certo
del grandissimo amore ch'io vi porto,
non sarea maraviglia il gran sospecto,
poi ch'io non scrivo, che nel cor v'è sorto.