e i furbi e i servi, sua dolce famiglia,
et nuove fregne et qualche Filomena
che prima v'era già nella squadriglia.
Ridono i padri, e c'è chi si dimena
per esser primo a consegnar la figlia
a lui che, con la testa d'amor piena,
come animal d'amar si riconsiglia.
Ma per me, lasso, tornano i più gravi
presentimenti, che già 'l cor mi tange
l'idea che anche stavolta lui le chiavi
et muova l'augelletto et la falange
con belle donne in tali atti soavi
mentre 'l paese attorno affonda e piange.
***
Francesco Petrarca, Zephiro torna, e’l bel tempo rimena
Zephiro torna, e’l bel tempo rimena,
/ e i fiori et l’erbe, sua dolce famiglia, / et garrir Progne et
pianger Philomena, / et primavera candida et vermiglia. / Ridono i
prati, e ’l ciel si rasserena; / Giove s’allegra di mirar sua figlia; /
l’aria et l’acqua et la terra è d’amor piena; / ogni animal d’amar si
riconsiglia. / Ma per me, lasso, tornano i piú gravi / sospiri, che del
cor profondo tragge / quella ch’al ciel se ne portò le chiavi; / et
cantar augelletti, et fiorir piagge, / e ’n belle donne honeste atti
soavi / sono un deserto, et fere aspre et selvagge.
...e che il buon Francesco mi perdoni!
RispondiEliminavolevo commentarti con una battuta. in realtà il sonetto è coltissimo ed elegantissimo. Mi piacerebbe sentirlo declamare, che ne so, da una delle Filomene di cui sopra.
RispondiEliminaDiventerebbe però, roba da Bagaglino...
Comunque sia, Attanasio, complimenti!
Grazie, Bruno. In realtà il sonetto bello è l'originale di Petrarca, la mia è solo una parodia divertente (ma anche tragica, purtroppo). Mi sono divertito a mantenere il più possibile le assonanze con l'originale, e il risultato mi sembra carino.
RispondiEliminaQuanto alle Filomene... le hai viste? Non riesco proprio a immaginarle mentre declamano. Le immagino capaci di tutto, ma non di declamare!
Ciao.
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Eliminagli scherzi di blogger, tranquillo, è un blog che curo per un'associazione del luogo. Ho dimenticato di sloggarmi.
RispondiEliminaCiao!
Volevo confermare: sì, non credo siano capaci di declamare, magari i nomi delle griffe di via montenapoleone o via condotti...
ciao!
hehehe forte questa rivisitazione del Petrarca. Sto satiro è sempre lui immagino.. ;)
RispondiEliminaSempre lui: l'immarcescibile. Che - in quanto tale - torna, puntuale come una cambiale. E ho il sospetto che anche stavolta riuscirà a fare danni.
RispondiEliminaGrazie della visita, Andrea, mi fa piacere quando passi da queste parti!