eppure penso che non sia abbastanza
e resto solo qui col mio tormento
tu resti sola in quella triste stanza
ed io non so se brilli ancora un poco
o se si è già spezzato il filamento
ma venga il buio e assieme a lui la pace
lasciami, mamma, cedi e scappa via
e portati quel pezzo tuo di me
custodirò il rimorso ed il ricordo
dei nostri sguardi: muta tu, io sordo.
Attanasio, che tu possa sentirmi vicino. Leggendo questa tua istantanea struggente, noto che tra i tuoi lettori c'è una persona meravigliosa che è andata via presto: Sandra. Le consigliai di leggere questo blog e credo che ti abbia seguito finché avrà potuto. Scusa se ho parlato di un'altra persona ma non ho potuto fare a meno di ricordarla. Ti abbraccio.
RispondiEliminaGrazie, Bruno.
EliminaNel frattempo mia madre è riuscita a scappare via.
Magari a quest'ora si saranno già incontrate, e Sandra le avrà detto delle mie poesie, e lei - conoscendola - si sarà pure arrabbiata: "sono sempre l'ultima a sapere le cose...".
Magari.