Bruno, i' vorrei che tu e Paolo ed
io
stessimo sanza alcuno impedimento
sul lungomare Murri, in
faccia al vento
mirando l'onde e 'l loro luccichio;
o in
piazza Bra, perduti nel brusio
che fa il liston col suo
camminamento;
o sul naviglio, che si muove lento
e piega
l'alghe col suo tremolio;
e che lui raccontasse ancora a
noi
d'ogni suo dubbio e d'ogni suo tormento,
ché mi manca quel
suo mostrarci il cuore;
e che tu gli spiegassi che 'l
dolore
ci serve come fosse nutrimento...
e ch'io restassi ad
ascoltare voi.
Io sarei quello al centro, naturalmente: quello col salvagente.
RispondiEliminaAnche a me manca Paolo, ma so che c'è e che ritornerà.
Un abbraccio