Se ora tu bussassi alla mia porta
togliendoti gli occhiali,
e s'io togliessi i miei, che sono uguali,
e poi tu entrassi dentro la mia casa
col tuo passo discreto,
inciampando però contro il tappeto,
e s'io a mia volta t'inciampassi addosso...
t'abbraccerei. Ché adesso, ahimè, non posso.
***
Questo madrigale, parodia di un'opera di Patrizia Cavalli, è il mio contributo al gioco proposto da Giulio Mozzi sul blog Vibrisse.
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