"a lui Atena / prodigiosa bellezza versò sulle spalle e sul capo"
Odissea, libro VIII, 18-19
Odissea, libro VIII, 18-19
Sei più dentro di me se non ci sei,
mi manchi e ti ritrovo in ogni cosa,
mi scopro ad ascoltare silenziosa
la voce che conosce i nomi miei,e il tempo perde senso e anch'io vorrei
perdermi in questo estatico qualcosa,
in questa sensazione difettosa,
dolce come il veleno degli dei.
Questa di tante cose che m'hai dato
resta la più crudele e la più strana,
quella che non avevo immaginato
quel giorno, su un muretto di fontana,
quando la prima volta ti ho guardato.
Atena non sarà stata lontana.
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