dormi sul mio divano, finalmente
e intanto il tuo respiro
dà vita alla mia casa
e mi risuona dentro, perché io
io sono la tua casa
e non c'è altro al mondo
noi due soltanto, soli
soli davanti a Dio
se ancora Dio ci guarda
e se così ha voluto
che fosse l'universo
il mio solo universo
l'unico che conosco
che vivo, che attraverso
e tutto il resto è fuori
se ancora esiste un fuori
ma tu sei dentro me
io sono la tua casa
e ancora veglierò sopra il tuo sonno
e ancora canterò per i tuoi sogni
sei mela, ed io la buccia,
sei cane, ed io la cuccia,
sei tela, ed io cornice,
io terra e tu radice,
tu perla ed io conchiglia,
io il porto e tu la chiglia,
io fuoco e tu fenice,
tu bimbo ed io nutrice
Dormi, tesoro mio, tra queste mura
tra le mie braccia non avrai paura.
mi permetti di divulgarla a mezzo mondo (il mio) ?
RispondiEliminaCerto, Bruno: il tuo "mezzo mondo" è fatto senza dubbio di gente simpatica, dunque fai pure.
EliminaPoi mi farai sapere cosa ne pensano.