giovedì 20 ottobre 2016

Casi strani

Sul tram di mezzogiorno, in via Pagano,
solo una coppia, cinque o sei signore, 
tre anziani ed un presunto imprenditore
che parla con accento siciliano.

Mi siedo col telefonino in mano
a leggere Urbanfile di buon umore,
ma il tipo accanto a me mi fa: «Signore?
Vorrei farle notare un caso strano...»

«Prego, mi dica...». «Noi siam gli scrittori»
ed indica la donna che gli è accanto
«del blog che sta leggendo... sa, gli autori!»

Mi da la mano, ed io faccio altrettanto.
E poi parliamo, e infine tiro fuori
chi sono e cosa faccio e il come e il quanto...

Così, quest'oggi ho infranto
il più che quinquennale anonimato:
ma eran carini, ed io non ci ho badato.



4 commenti:

  1. Ciao, una storia così inverosimile non può che essere vera... che effetto fa uscire allo scoperto?

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    1. E' stata una cosa un po' strana, una di quelle coincidenze davvero particolari.
      Che effetto fa... non saprei dirlo. In effetti è stato un po' imbarazzante dire a due sconosciuti "Sapete? Io scrivo poesie...". Però loro erano simpatici e cordiali, e si è creato uno di quei momenti un po' magici che capitano a volte... e così mi sono detto che era giusto. Tutto qui.
      a parte il fatto che non sono nemmeno sicuro di avergli detto come mi chiamo, pensa un po'!
      E comunque, prima o poi ci dovrò mettere la faccia in questa faccenda. Se non l'ho fatto finora è per una sorta di "pudore dei sentimenti" che prima o poi, credo, supererò.
      Chissà.

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  2. il presunto imprenditore siciliano ero io!! :-)

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    1. Ma va, Bruno: non ti assomigliava neanche un po'!
      E poi non era palermitano, era di Catania (o zone limitrofe).

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