martedì 26 novembre 2013

Ospiti illustri n° 16: Robert Frost

Robert Frost, Fire and Ice
traduzione di Attanasio Grunto

***

FUOCO E GHIACCIO 

Certi dicono che sarà nel fuoco
che il mondo finirà, certi nel ghiaccio.
Per quello che ne so del desiderio,
io sto con quelli che hanno caro il fuoco.
Ma se dovessi estinguermi due volte,
io penso di saperne tanto d'odio
da dire che una fredda distruzione
resta altrettanto grande.
E basterebbe.


Some say the world will end in fire, / Some say in ice. / From what I’ve tasted of desire / I hold with those who favor fire. / But if it had to perish twice, / I think I know enough of hate / To say that for destruction ice / Is also great. / And would suffice.


sabato 23 novembre 2013

Resta

Eccomi ancora solo,
lontano dal tuo corpo,
dal tuo respiro, dalle tue parole.
L'ultima mi è rimasta nella testa.
Quando mi hai detto "resta".


martedì 19 novembre 2013

Kohèlet

Che ne sarà di me,
del mio vagare incerto in mezzo al mondo,
quando d'ogni mio grido
si sarà spenta l'eco,
quando di questo tempo
non resterà il ricordo di un momento...
mi perderò nel nulla,
ché tutto è spreco e compagnia di vento.

Di te che stai aspettando
al termine del treno
e che mi annienterai tra le tue braccia,
per ritornarmi un senso, come sempre,
per regalarmi ancora il tuo tormento,
del tuo infinito, del tuo smarrimento...
spreco soltanto, e compagnia di vento.

Stasera sarai là,
al termine del treno.
Ti abbraccerò,
ci abbracceremo in un istante lento.
Così vorrei ci sorprendesse il vento.


***

(questa poesia deve qualcosa a Erri De Luca)



venerdì 15 novembre 2013

Continuo a costruire

Continuo a costruire
senza fermarmi, senza mai fermarmi
e accumulo disordine e dolori
orgasmi e fallimenti
abbracci (quanti abbracci!) e sfinimenti
ma costruisco, senza mai fermarmi
senza osservare quanto ho costruito
senza voglia e speranza di lasciare
un seme che mi possa conservare
nel continuo fluire dell'eterno
senza illusioni lungo questo inverno
continuo a recitare
come un attore la sua pantomima
perché la morte, credo, arriva prima
non appena cominci a conservare.


martedì 12 novembre 2013

Sto sulla sedia

Mi chiedi come sto.
                              Sto come un uomo
ch'è padrone soltanto d'una sedia
e se la porta addosso
legata sulla schiena con lo spago
(una vecchia thonet di legno bianco
coi buchi nella paglia)
fin quando non è stanco.

Mi chiedi come sto.
                              Sto sulla sedia
con le braccia svuotate
e un incombente senso di tragedia.