martedì 12 novembre 2013

Sto sulla sedia

Mi chiedi come sto.
                              Sto come un uomo
ch'è padrone soltanto d'una sedia
e se la porta addosso
legata sulla schiena con lo spago
(una vecchia thonet di legno bianco
coi buchi nella paglia)
fin quando non è stanco.

Mi chiedi come sto.
                              Sto sulla sedia
con le braccia svuotate
e un incombente senso di tragedia.



7 commenti:

  1. Mio carissimo Attanasio, come è strana e difficile la vita! Sto anche io come te, triste sorpresa. Un abbraccio.

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    1. Ti abbraccio anch'io, Morena.
      Che poi, da seduti non viene tanto bene: per abbracciarsi occorre alzarsi in piedi!

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    2. Che dici, caro Attanasio? Ci alziamo? Io ho una schifosissima paura di cadere di nuovo. Da terra, in fondo, dove si cadrà mai?

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    3. Alziamoci, Morena. La sedia è solo un'emergenza, per i momenti in cui sei troppo stanco. Ma è meglio non riposare troppo, meglio rimettersi la sedia in spalla e riprendere a camminare.
      Stando a terra, è vero, non si cade. Ma si rimane fermi.

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  2. preoccupato, amico. più dell'altra volta.
    ciao

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    1. Che bella la parola "amico", non trovi? E che strani percorsi che fa l'amicizia.
      Stai tranquillo, Brunetto, è solo un momento. Difficile, e che probabilmente lascerà delle tracce, ma è solo un momento. In fondo è solo vita, credo.
      Ma tu stai tranquillo, e non lasciarti impressionare dal racconto dei miei guai. E' uno strumento, il racconto, che aiuta (ma devo dirlo io a te, caro il mio strizzacervelli?).
      Quanto a me, ho già ripreso a camminare.

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    2. non ho mai strizzato un cervello in vita mia, mi sento più uno sciampista. :)
      mi fa piacere che stai meglio.
      ciao!

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