martedì 29 gennaio 2013

Sonetto dantesco

Bruno, i' vorrei che tu e Paolo ed io
stessimo sanza alcuno impedimento
sul lungomare Murri, in faccia al vento
mirando l'onde e 'l loro luccichio;

o in piazza Bra, perduti nel brusio
che fa il liston col suo camminamento;
o sul naviglio, che si muove lento
e piega l'alghe col suo tremolio;

e che lui raccontasse ancora a noi
d'ogni suo dubbio e d'ogni suo tormento,
ché mi manca quel suo mostrarci il cuore;

e che tu gli spiegassi che 'l dolore
ci serve come fosse nutrimento...
e ch'io restassi ad ascoltare voi.




1 commento:

  1. Io sarei quello al centro, naturalmente: quello col salvagente.
    Anche a me manca Paolo, ma so che c'è e che ritornerà.
    Un abbraccio

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