lunedì 28 luglio 2014

Ospiti illustri n° 21: Erri De Luca

Erri De Luca
PREGHIERA DI UN SOLDATO DI NOTTE

***

Chi ha costruito una casa nuova e non l'ha abitata
chi ha piantato una vigna e non ne ha raccolto
chi ha una ragazza promessa e non l'ha presa
vada alla sposa, all'uva, al focolare
e ne goda possesso per un anno
prima di unirsi agli altri nella guerra.
Infine chi ha paura, chi è tenero di cuore
resti a casa e non sciolga il coraggio
ai suoi fratelli in guerra.
Ho letto queste regole nei libri sacri
e ho avuto desiderio di appartenere a un popolo antico
di buon cuore con la gioventù.
Perché ho lasciato il raccolto in fiore
la casa senza tetto
e la ragazza al treno.
Sono di sentinella sulla notte
da una cresta di vetta
in una guerra insonne.
Le mitraglie sfracellano ghiaccio a lume di luna
aspetto che mi scuota il tremito del gelo
per tremare senza la vergogna.
Ho paura del cielo, che non faccia giorno
ho paura del suolo, che m'inghiotta vivo
ho paura del fiato che sale bianco al buio
e fa di me un bersaglio,
ho paura Signore: perché a me questo?
Perché non ho diritto a vivere
e devo invece chiedere in ginocchio?
Non mi basta il domani, io voglio la durata
abituarmi agli anni, andare alle nozze dei figli
e in questa notte di bestemmia anche alle loro tombe.
Voglio avere sonno accanto alla ragazza
quando avrà i capelli bianchi.
Perché ti devo chiedere in ginocchio
di vivere, sfruttare fino a feccia
la vita che mi riempie?
Chi di noi avrà diritto a questo
non sarà il più giusto, né il migliore,
potrei essere anch'io, Signore, le tue stelle
spegnile con le nuvole
ch'io resti invisibile alla mira
e al casaccio di schegge, ma pure se non puoi
proteggermi o non vuoi
non mi lasciare il corpo sopra i sassi
e gli occhi non li dare ai corvi.
Non mi chiedere conto delle collere
contro di te, non so pregare in pianto.
Quando gela non escono le lacrime,
piangerò in primavera.


















28 luglio 1914 - 28 luglio 2014


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