mercoledì 24 luglio 2013

Il professore, Guido e Pasqualino

L'esimio professor Labarca Remo
entrando nella classe di soppiatto
restò basito, ed anzi esterrefatto,
di fronte ad un epiteto blasfemo.

Sulla lavagna, nel suo canto estremo,
biancheggiava in maiuscolo il misfatto
che l'alunno Lamoto avea redatto
e che diceva "PASCUALINO E SCIEMO".

«Eccoti lì, col gesso ancora in mano,
che insulti con le tue parole stolte
la grammatica e il lessico italiano!

Di storpiature tu ne hai fatte molte,
ma ho già in mente un rimedio draconiano:
scrivi la frase esatta cento volte!!

Ci penserai due volte
se in futuro vorrai fare il balordo!
Che dici, Pasqualino, sei d'accordo?»


5 commenti:

  1. buongiorno attanasio, quel 'ci penserai due volte' ..
    mi spiace per quello scambio che hai avuto in vibrisse. ho lasciato anch'io commenti precipitosi qua e là, conosco la sensazione spiacevole, sono i rischi della rete. quella che può essere considerata una scivolata, in qualche modo l'ho innescata io, mi spiace, e volevo lo sapessi. questo il motivo per cui sono venuta a curiosare, e non a caso ho trovato.
    un saluto
    manu

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  2. Buongiorno anche a te, Manu.
    Non dispiacerti, non è il caso. La vicenda a cui ti riferisci va vista per quello che è: un piccolo battibecco di poca importanza, presto dimenticato.
    Ma non sbagli, ovviamente, a immaginare che quella vicenda ha ispirato questo sonetto. Ho trovato interessante la figura del "terzo incolpevole" (Pasqualino, per capirci): non determina i fatti, non vi partecipa in alcun modo, e ciononostante subisce un doppio torto, sia da chi lo dileggia (Guido Lamoto) che da chi dovrebbe difenderlo (Remo Labarca). Un personaggio tragico, a suo modo. Meritava un sonetto.
    Grazie della visita, spero di rivederti presto da queste parti.

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  3. sei bravissimo. e col senso dell'umorismo. Non prendersi mai sul serio: che bella cosa!

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  4. Leggo solo ora questo tuo divertente sonetto, caro Attanasio. Attraverso il commento di Manu ho ricostruito l'accaduto e apprezzato la tua risposta, anche in questo caso, oltre che in Vibrisse. Mi sembri davvero una persona in gamba, ne ho piacere.

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  5. Ciao, Morena.
    Come dice il mio amico Bruno, qui sopra, cerco di non prendermi troppo sul serio.
    Un abbraccio.

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