martedì 16 luglio 2013

Donna non havvi al mondo al cui sembiante

Donna non havvi al mondo al cui sembiante
io non raffronti la bellezza vostra
e l'uso quotidiano a me dimostra
ch'io non errai nel farmi vostro amante.

Pur non so esser io così costante
da rimirar soltanto in voi l'intero,
ma in mille e mille donne io cerco invero
quella parte ch'a voi sia somigliante.

Così taluna il piede, l'altra il petto,
taluna ancora 'l suo segreto mostra;
ed ogni volta io cedo, son sincero.

Ma non lo fo per trarre un mio diletto
ma per fermare in me l'imago vostra
e per somma d'error comporre il vero.

Partiti, mio sonetto,
e nel mentre che vai dalla mia bella
vedi se trovi in giro altra donzella.



Nessun commento:

Posta un commento